Piz Roseg (m. 3920)

Titolo itinerario
Via normale
Partenza da
Pontresina
Quota partenza
1805
Accesso
Pontresina può essere raggiunta da Chiavenna lungo il Passo del Maloja altrimenti da Tirano lungo il Passo del Bernina.
Dislivello
2115
Dislivello primo giorno
800
Tempo di salita
4.00 + 4.25
Esposizione
O - NO
Difficoltà
PD
Cartina
CNS 268 S Julierpass
Bibliografia
www.popso.it
Sezione
Engadina - Disgrazia
Descrizione
PIZ ROSEG: Alla base del ripido canalino durante la discesa.

SALITA AL RIFUGIO

Dalla stazione di Pontresina (m. 1774) si imbocca e si segue costantemente la strada sterrata della Val Roseg. Dall'Hotel Roseg per sentiero segnalato si segue il fondovalle fino all'Alp Ota Suot da dove inizia la salita verso destra che porta al Margun da l'Alp Ota (m. 2257). A destra si sale con qualche tornante per poi riprendere il lento diagonale verso Sud passando per il ripiano del Plaun dals Suts (m. 2679). In leggerissima discesa si raggiungono i pendii morenici sottostanti il settore occidentale del Vadret da Roseg e con un ultimo arco di cerchio verso Sud-est si raggiunge il rifugio.

SALITA ALLA VETTA

Dalla Chamanna Coaz (m. 2610) salire sul Vadret da Roseg dapprima verso Sud e poi compiendo un arco di cerchio verso Sud-est ed Est per portarsi in mezzo al ghiacciaio, all'affioramento 3057 m che si trova sulla dorsale che divide questo ghiacciaio dal Vadret da la Sella. Si scavalca detto affioramento e si mette piede sul Vadret da la Sella dirigendo verso E fin quasi alle pendici del Piz Roseg, a quota 3200 m c., ove sbocca il piu' meridionale dei canali di sfogo del piccolo ghiacciaio pensile sottostante la Spalla 3598 m.

Qui si giunge anche dal bivacco Parravicini (m. 3183) salendo al vicino Passo Sella e scendendo sul Vadret da la Sella. Si risale detto canale fino al ghiacciaietto e proseguendo con inclinazione sempre maggiore si entra infine in un ripido canalino che porta alla Spalla.

Percorrendo ora la nevosa e ampia cresta Nord-ovest, si procede fin poco sotto l'Anticima Nord-ovest che si tocca dopo aver superato un largo crepaccio. Dall'Anticima, ci si abbassa sempre su neve alla sottostante insellatura dalla quale si riprende a salire afferrando da ultimo le facili ma instabili roccette che adducono alla sommita'.

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